FRANCESCO NON ANDARE IN GUERRA!

SIAMO AD ASSISI (FORSE) NELL’APRILE DEL 1202

PROBABILMENTE SUBITO DOPO PASQUA

CHE CADEVA IL GIORNO 14 APRILE.

IL VESCOVO <GUIDO> STA BENEDICENDO LE TRUPPE CHE SONO IN PROCINTO DI RECARSI A COMBATTERE, E PUNIRE,  I <FUORIUSCITI> ASSISANI RIFUGIATISI A PERUGIA!

E’ MATTINA PRESTO, SONO RACCOLTI SULLA SPIANATA DI FRONTE ALLA ROCCA MAGGIORE, TUTTI ATTENDONO L’ORDINE DI PARTENZA.

LA GIORNATA E’ FREDDA, VENTOSA MA NON MINACCIA PIOGGIA: GIUSTA PER DARE BATTAGLIA?

<OCCHI> INVIATI DAI FUORIUSCITI SCRUTANO, VALUTANO, SOPPESANO LE FORZE IN CAMPO E SUBITO DOPO GALOPPERANNO ALLA VOLTA DI COLLESTRADA, PER RIFERIRE.

<FRANZE’> E’ PREOCCUPATO MA ORMAI CONOSCE LE TECNICHE DELLA CAVALLERIA, PER CUI SA QUELLO CHE DEVE E COME, FARLO.

TUTTI SANNO CHE DEVONO VENDICARE L’AFFRONTO ED I TENTATIVI DI SOVERCHIA INFLUENZA SUBITI DALLA LORO CITTA’.

IL VESCOVO TERMINA LA BENEDIZIONE, IL COMANDANTE ORDINA DI PARTIRE, I TAMBURI RITMANO LA PARTENZA E LA MARCIA.

TUTTI INSIEME, INCOLONNATI, SCENDONO VERSO LA PIANA, RAGGIUNGENDO LA CHIESETTA DETTA DELLA <PORZIUNCOLA> E POCO DOPO ECCO <INSULA ROMANA>.

UN CERTO NUMERO DI CAVALIERI SI AGGREGA, SONO GIUNTI DA VARIE LOCALITA’ <AMICHE>.

GIA’ IN LONTANANZA SI AVVEDONO DELLA COLLINETTA DI COLLESTRADA E <FRANZE’> STA PENSANDO INTENSAMENTE ALLE VIOLENZE,  AL DOLORE ED AL SANGUE CHE SARA’ VERSATO!

 

LUI, E’ BELLO SUL SUO CAVALLO CON LA SELLA DA GUERRA, L’ARCIONE E LA BARDATURA DI PROTEZIONE:

IL MORSO RIMANE COPERTO DALLE <SGUANCE> CHE GIRANO E PROTEGGONO LA TESTA DEL SUO ANIMALE MENTRE LA STAFFA PENDE PARALLELA ALLO STESSO:

INDOSSA UN’ARMATURA PESANTE CHE LO FA GELARE, FACENDOGLI MALE AD OGNI SGROPPATA DELL’ANIMALE:

<NON CI SI ABITUA MAI>, PENSA SORRIDENDO.

FRANCESCO E’ PREOCCUPATO E TESO, COME DEL RESTO I SUOI COMPAGNI D’ARME MA SI SENTE SICURO DI RIUSCIRE NELL’IMPRESA:

<PUNIRE L’ARROGANZA DEI FUORIUSCITI DELLA SUA CITTA’>!

ECCO <COLLIS STRATAE> ECCO IL GRANDE <HOSPITALE> POSTO LUNGO LA STRADA PRIMA DI SCENDERE VERSO LA PIANA DEL TEVERE

ECCO IL LUOGO OVE FINALMENTE LE TRUPPE DEI DUE ESERCITI SI SCONTRERANNO:

ORA TUTTI SONO IN SILENZIO, PERSINO I TAMBURINI E LI TROMBETTIERI.

LE RETROGUARDIE DI ASSISI SI ATTESTANO MENTRE LE FORZE COSTITUITE DA BALESTRIERI ED ARCIERI SEMBRA ABBIANO LA MEGLIO SUI NEMICI, LANCIANDOSI LORO DIETRO

MA

ECCO SPUNTARE LA CAVALLERIA CHE TRAVOLGE ANCHE QUELLA DI ASSISI – OVE VI E’ IL NOSTRO FRANZE’ – PROVOCANDO SCOMPIGLIO E STRAGE.

ECCO LA PIANA DELLO SCONTRO

LO SCENARIO CHE SI PRESENTA E’ TERRIFICANTE: MORTI E MORIBONDI, STESI PER TERRA MENTRE SI ODE UNA VOCE:

<FRANZESCO OVE SII…T’ONNO COLPITO? RISPONNE PRESTO DOVEMO FUJIRE…!>

<LUI> PURTROPPO NON PUO’ RISPONDERE E’ STATO DISARCIONATO (UN COLPO DI FALCIONE?) ED INCATENATO INSIEME AI SOPRAVVISSUTI PER ESSERE SPINTO A FORZA FINO ALL’ <HOSPITALE>.

 

 

QUI IMPAURITI, TERRORIZZATI, FERITI, DOLORANTI, ATTENDONO DI SAPERE IL LORO DESTINO, MENTRE RICEVONO LE PRIME CURE DA PARTE DEI MONACI.

INTANTO LE RETROGUARDIE, CON IL RESTO DI CIO’ CHE RIMANE DELL’ESERCITO DI ASSISI, CERCA DI RIGUADAGNARE LA PROPRIA CITTA’.

A COLLESTRADA SI FA SERA, I MORIBONDI VENGONO <FINITI> ED I MORTI ATTENDONO L’ALBA PER ESSERE SEPOLTI: <FRANCESCO> E GLI ALTRI CERCANO DI ARRANGIARSI PER LA NOTTE.

ALL’ALBA, IN MODO CRUENTO VENGONO SVEGLIATI.

COLORO CHE POSSONO VENGONO PORTATI ALLA PIANA A SCAVARE UNA ENORME BUCA OVE SEPPELLIRE I CADUTI, MENTRE, SEMPRE QUI, SI SVOLGE UN DOLOROSO MERCATO:

I GENITORI DEI MORTI <PAGANO> PER RECUPERARE I LORO CARI MENTRE PER I SOPRAVVISUTI NULLA VIENE LORO DETTO.

INFATTI ANCHE BERNARDONE DOMANDA IL CORPO DI SUO FIGLIO MA GLI VIENE DETTO CHE NON C’E’, TRA I MORTI, E CHE DOVRA’ ASPETTARE DI SAPERE IL PREZZO DEL RISCATTO.

I GIORNI SUCCESSIVI <FRANCESCO> INSIEME AGLI ALTRI DISGRAZIATI, SARA’ DEPORTATO FINO ALLE CARCERI POSTE SOTTO GLI ARCONI DEL SOPRAMURO, A PERUGIA.

<RICOSTRUZIONE VEROSIMILE>

SEGATORI Dr.  STEFANO

Via G. Boccaccio 4/c  (=6053) Deruta (PG)

segatori.stefano@yahoo.it

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